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Ipoacusia e Isolamento

03/07/2024

Con la Dottoressa Valentina Sabino, Psicologa e il Dottor Salvatore La Malfa, Audioprotesista, ci impegniamo a combattere lo stigma associato agli apparecchi acustici e a promuovere una visione informata e positiva della salute uditiva.

Ipoacusia e isolamento

L'udito è l'unico senso che rimane vigile anche durante il sonno, avvertendoci di potenziali pericoli con qualsiasi rumore estraneo al nostro subconscio che può svegliarci. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, i suicidi legati ai traumi da bombardamento non coinvolgevano solo chi aveva perso braccia o gambe, ma anche chi aveva improvvisamente perso la capacità di sentire, anzi, fu proprio questa la causa maggiore di suicidi.

Perché?

Le persone con problemi uditivi rischiano purtroppo di essere percepite come meno intelligenti, il che può farle sentire come "gli scemi del villaggio", rendendo difficile ammettere il problema. Col passare degli anni, aumenta la sensazione di esclusione e abbandono, provocando maggiore ansia, nervosismo e difficoltà anche nelle attività quotidiane più semplici. Anche un semplice approccio con la famiglia richiede uno sforzo enorme, che purtroppo può ripercuotersi negativamente anche sul nostro fisico, portando a problemi quali affaticamento, difficoltà di attenzione, problemi di memoria, acufeni, depressione e, in molti casi, deterioramento cognitivo.

Ludwig van Beethoven, celebre compositore tedesco, ha iniziato a perdere l'udito nella metà dei suoi vent'anni e alla fine della sua vita era completamente sordo. Questo declino ha avuto un profondo impatto sulla sua vita sociale ed emotiva.

Si narra che Beethoven si sia isolato sempre di più mentre la sua sordità progrediva. Durante le conversazioni sociali, spesso si ritirava perché non riusciva più a seguire le discussioni, portandolo a sentirsi sempre più solo e frustrato. Nel 1802, scrisse il famoso "Testamento di Heiligenstadt", una lettera in cui esprimeva il suo tormento per la perdita dell'udito e la sua battaglia contro la depressione.

Questo grandioso esempio ci dimostra come la mancanza di trattamento è associata a un aumento del rischio di depressione. Le persone con difficoltà uditive spesso devono sforzarsi di più per seguire le conversazioni, cosa che può portare a una significativa fatica mentale e alla scelta di evitare situazioni sociali complesse. Questo isolamento può alimentare ulteriormente i sentimenti di depressione e di solitudine (NSU) (American Academy of Audiology).

L'uso di apparecchi acustici può attenuare questi effetti negativi, migliorando la comunicazione e riducendo la sensazione di isolamento. Studi hanno dimostrato che le persone che utilizzano regolarmente apparecchi acustici mostrano una minore prevalenza di depressione e un miglioramento della qualità della vita sociale (American Academy of Audiology).

la terapia strategica breve si concentra sull’identificazione e sulla modifica dei pensieri negativi e delle credenze distorte che possono aggravare i sintomi della perdita di udito. Sono in genere necessari 4 incontri con uno psicologo che lavora con il paziente per affrontare gli aspetti emotivi e cognitivi legati ad essa. La consulenza fornisce un’educazione dettagliata sulla condizione stessa e insegna a sviluppare strategie efficaci per ridurre l’ansia e lo stress.

Cordialmente,

Salvatore La Malfa, Audioprotesista

Valentina Sabino, Psicologa